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SPLEEN 6

 

 

 

 

Non voglio dimenticare la finestra abitata dal corpo di Martina seduta sul davanzale alla ricerca di sole e aria.
Naturale reinterpretazione del limite, della funzione usuale, dello stereotipo bloccato, del confine tra il dentro e il fuori.
Leggo un racconto profondamente umano in quello sporgersi verso l’esterno, in quel saluto e in quel sorriso dietro la mascherina.
Una spinta più forte del destino e dei suoi corsi imprevedibili.
Verso orizzonti inediti e allo stesso tempo antichi, che comunque e sempre possiamo intravvedere.